Il giocatore

Dove sto andando… Cosa troverò…

Questo libro è un luogo, nel quale incontrerai personaggi immaginari ed emozioni reali.

Entrerai nelle avventure del protagonista, un extra-ordinario giocatore di carte e, insieme a lui, viaggerai all’interno di te stesso, alla scoperta delle tue potenzialità e delle tue fatiche. Giocherai con le sue carte, osserverai, sentirai, cambierai. Egli ha disegnato immagini potenti che evocano reazioni profonde e vere, ti aiuteranno a portare alla luce aspetti celati, conflitti anche. Risorse, certamente.

Dove sto andando?

Puoi scegliere delle carte che amplifichino le tue domande, creino un contesto in cui accogliere le tue risposte. Tutto è dentro di noi, bisogna solo svelarlo, ascoltarsi. Le storie del giocatore possono portarti oltre ciò che sai di conoscere, evocare mondi interiori, come metafore di sentimenti ed esperienze. Esse possono  trasportarti in nuovi processi di consapevolezza.

Cosa posso trovare?

Il giocatore racconta la sua vita, i suoi incontri, le sue comprensioni. Testimonia la bellezza e la libertà dell’immaginare, la gioia di condividere la propria creatività e le proprie intuizioni. Puoi accogliere lo stimolo a scrivere ciò che senti, disegnarne le linee di forza e entrare nei tuoi colori, percepire la sfumatura del tuo presente. Tu sei il giocatore, tu puoi inventare altre combinazioni per i tuoi giorni, altre letture per il tuo vissuto, altre occasioni.

Sto andando… sto trovando…

Ognuno di noi è in cammino, e camminando incontra altri pellegrini, altre vite. Altri giocatori. Le esperienze che viviamo insieme al giocatore danno profondità alle relazioni e portano rinnovamento nei nostri giorni. Il giocatore è colmo di doni per chi gli si avvicina, per chi accetta di mettersi in discussione e di giocare con l’impossibile.

E come tutti noi, anche lui sta andando…trovando…

Il giocatore di carte e l’arcobaleno

Questo libro contiene 40 carte-storie. Le carte non sono illustrazioni delle storie e le storie non esauriscono i significati delle carte. Entrambe concorrono allo stimolo di pensieri e immagini, entrambe risentono di un’energia più estesa e complessa, quella di cui è portatore un insolito giocatore di carte.

Il giocatore di carte è un personaggio immaginario che sa trasformare le esperienze in consapevolezza, sa codificare le acquisizioni in segni, sa dedurre, dalle forme e dai colori, il movimento. In questo modo c’è sempre coerenza e corrispondenza tra gli eventi in cui è coinvolto e le emozioni che lo attraversano. I suoi percorsi nella realtà sono cammini nella sua interiorità. Sono dinamiche evolutive, profonde che consentono di trasformare le difficoltà in occasioni, di attraversare i dolori e riceverne forza.

Il giocatore è sempre in contatto con sé e con il mondo, un contatto talvolta difficile, permeato di disperazione e sgomento, talvolta schiacciato dagli interrogativi, ma mai perdente. Il giocatore accetta le esperienze, accetta di affidarsi alla forza della Vita, egli sa che tutto può essere trasformato, che ogni prova attinge a risorse inaspettate, che ogni sfida conduce a una maggiore consapevolezza di sé e dell’esistenza.

Il giocatore è metafora della coscienza che esplora, sperimenta, crea. Ogni sua esperienza diventa parte della sua storia, ogni sua storia diventa segno e parola. Egli si esprime pienamente, la sua adesione all’espressione artistica è naturale e vitale, le lunghezze d’onda dei colori sono quelle del battito del suo cuore, i segni sono le impronte lasciate dagli incontri sulla sua interiorità.

Il giocatore gioca. Invita al gioco. Lo condivide. Il suo sentire profondo gli consente di accogliere viaggiatori perduti, uomini curiosi, donne appesantite, sguardi offuscati. Egli offre le sue carte come luoghi in cui fermarsi, depositare i pesi, dissetarsi o narrare. Ogni viandante può ricevere stimoli, alleggerire i pensieri e cogliere segni, indicazioni, mappe. Il giocatore accompagna nelle scoperte, sostiene nelle cadute, indica aperture e sempre conduce a nuovi equilibri e significati.

Per questo ora lo incontrate, per questo le sue carte sono nelle vostre mani. Perché le sue storie sono le storie di ogni essere umano, le sue conquiste e le sue trasformazioni sono di tutti coloro che cercano, di tutti coloro che sanno che la Vita è una esperienza splendida e potente.

Il giocatore è sempre accanto a noi, come tutto ciò che esiste e non si vede, egli ci accompagna sulle strade dell’intensità e del contrasto, fino a condurci sulle rive del nostro cuore, a osservare nel cielo la nascita dell’arcobaleno.

Il giocatore di carte e l’albero

Il giocatore di carte è un albero dai molti rami e dalle molte radici.

Un albero che affonda nella terra, quella in cui siamo nate, una terra che ha modellato l’esistenza di chi ci ha preceduto e ancora agisce potentemente sulla nostra, ancorandoci alla sua bellezza. Una terra alla quale siamo profondamente riconoscenti e profondamente connesse. Quando camminiamo nei boschi e sfioriamo foglie e muschi, quando accarezziamo le rocce, scolpite da antichi rituali, quando affondiamo nella neve e saliamo le montagne, i nostri occhi e i nostri cuori percepiscono immensità e gratitudine.

La terra. E poi l’acqua. L’acqua che sale dalla profondità, quella che bagna i semi che abbiamo piantato, quella che nutre l’albero. Le radici del giocatore lo mettono in contatto con gli strati più nascosti, quelli che non si vedono e che lo conducono a percezioni sottili e raffinate. Il giocatore pone domande, indaga, ascolta, non interrompe mai il contatto con quanto è sotterraneo e, attraversato il tempo dell’inverno, sa accogliere il risalire della linfa.

Il giocatore ci insegna il ritmo e il senso delle esperienze, ci insegna la fiducia, ci fa capire che la vita è un’avventura continua. Per questo egli è in contatto con ciò che non si vede.

Il giocatore è in contatto con l’invisibile.

La terra. L’acqua. La luce.

Il giocatore ha bussato alla nostra immaginazione e raccontato i suoi viaggi e le sue acquisizioni. Il giocatore è arrivato a noi. Tanti anni fa. Egli ha abitato i nostri pensieri e messo in moto le nostre mani. Chi amava la scrittura lo ha condensato in parole, chi amava i colori lo ha ritratto in segni, chi amava le sfide lo ha seguito nelle azioni.

Quando le carte hanno dato tratti e volti agli incontri e alle emozioni del giocatore, abbiamo capito che non potevamo capire tutto, nemmeno di lui. Che potevamo solo affidarci alla sua energia e accogliere il movimento che creava in noi. Potevamo continuare a giocare, perché solo nel gioco avremmo scoperto nuovi aspetti, solo nel gioco avremmo creato l’opportunità per nuove manifestazioni e nuove comprensioni

Questo ha segnato l’arrivo del vento. Le foglie hanno danzato, dialogato, scosso. Le nostre carte sono uscite dal cassetto e hanno incontrato altre storie, altri sensi. Sono nati suoni, silenzi pieni di parole, sussurri, pianti. Quando il giocatore ha portato i suoi racconti e le sue immagini nella vita delle altre persone abbiamo visto la sua azione espandersi, abbiamo taciuto di fronte ai suoi stimoli e imparato altre  lezioni.

Tutti siamo giocatori, tutti possiamo portare alla luce aspetti inconsci e accogliere stimoli e proposte, tutti possiamo affidarci a questo ruolo metamorfico e curativo. Possiamo trasformare il negativo in luce, l’anidride carbonica in forza.

Il giocatore è arrivato a noi, ma non ci appartiene.

Egli è di chi ha sete, di chi ha dubbi, di chi ha bisogni, di chi ha desideri.

Di chi cerca e chiede. Di chi sa ascoltare e accogliere.

Per questo è diventato libro. Per questo è scivolato oltre i nostri giorni.

Possa chi si avvicina ricevere i doni del giocatore.

Ricevere stimoli e risposte, aperture e scoperte.

Possano i pensieri aprirsi ai mondi interiori e le anime svelare la loro sconfinata bellezza.